martedì 8 marzo 2016

La macchina nella società e cultura contemporanea

La macchina intesa nella sua accezione più generale si può definire come un “congegno rispondente a determinati requisiti tecnologici, destinato allo svolgimento di un lavoro con notevoli margini di vantaggio”. Essa è diventata talmente insita nella vita di ogni essere umano che ormai è diventato innaturale pensare ad un modo di vivere che non veda uno stretto rapporto di dipendenza dalle macchine. Esse fanno parte di qualsiasi aspetto della vita quotidiana. E’ evidente che le macchine hanno semplificato e migliorato moltissimi aspetti della vita dell’uomo, ma molti altri oggetti per noi indispensabili sono nati come qualcosa di superfluo. Questo è probabilmente il cuore del problema. Quanto le macchine hanno semplificato la vita di ciascuno di noi e quanto l’hanno invece complicata aggiungendo sovrastrutture non necessarie, anzi spesso impattanti per l’ambiente. Quanti nuovi miglioramenti tecnologici nascono per una reale necessità e quanti invece per poter inventare qualcosa di nuovo per stupire sempre di più il consumatore? Se si riuscisse a muoversi nella prima direzione sarebbe possibile pensare ad uno sviluppo sostenibile e compatibile con le risorse a nostra disposizione.

martedì 1 marzo 2016

La macchina caratterizzante il romanzo Dune

La macchina che si trova al centro del romanzo Dune è sicuramente la tuta distillante.

pag 166
Essenzialmente è un tessuto a vari microstrati, che insieme fa da filtro ad alta efficienza e da scambiatore di calore.-Aggiustò la chiusura sulla spalla.-Lo strato a contatto con la pelle è poroso. Qui avviene la traspirazione che raffredda il corpo..un normale processo di evaporazione, o quasi. Gli altri due strati...-(Kynes ne strinse il pettorale)-...contengono filamenti per lo scambio del calore e i precipitatori del sale. Il sale viene così recuperato. [ ] Con una tuta Fremen in buone condizioni non perdereste più di un ditale di umidità al giorno..anche se voi vi smarriste nel Grande Erg.

In un mondo in cui l'acqua è il bene più prezioso, tale macchina diventa di fondamentale importanza per potersi muovere su Arrakis. Tale è la sua importanza che diventa un modo per identificare i nativi, i Fremen, dagli stranieri, coloro che non sono considerati degni di potersi muovere sul pianeta.

pag 167
-Avete già indossato una tuta distillante?
Questa è la prima volta.
-Allora qualcuno l'ha aggiustata per voi?
-No.
-I vostri stivali del deserto sono infilati in modo da scorrere liberamente sulle caviglie. Chi ve l'ha insegnato?
-Mi è sembrato il modo giusto.
-Certamente lo è.

Coloro che non sanno indossare la tuta in modo corretto sono destinati a soccombere alle insidie del pianeta. Trovarsi abbandonato sul pianeta senza tuta distillante equivale ad una condanna a morte certa, come accade infatti al Planetologo.
La tuta distillante è la macchina nella sua definizione più completa al centro del romanzo, ma ad essa si affianca la spezia che è il motore che muove tutti gli ingranaggi della storia.